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Alexandriaspot quality Good
level Everyone
kite/wind? - Good for KiteSurf
- Good for WindSurf
type Beach
style - Wave
Day timing - Morning
- Afternoon
environment
water quality Clean
current Strong ( > 5 knots)
bottom type - Sandy tide

Hourly Forecast 8 days
Viaggiare Sicuri Egitto Ultimo aggiornamento: 10/03/2024
Indicazioni generali, ordine pubblico e criminalita'
Dal 2011 l’Egitto è stato attraversato da profondi rivolgimenti politico-sociali ed il contesto politico-regionale relativo alla questione palestinese può avere riflessi sulla stabilità sociale e movimenti di protesta. I connazionali che si recano nel Paese per motivi professionali, di studio o turistici, devono essere pienamente consapevoli di tale contesto generale, così come dei rischi di detenzione o di altre misure coercitive connesse alla partecipazione ad attività politiche o anche soltanto a discussioni potenzialmente ricollegabili al contesto politico interno, come dimostra l’omicidio di Giulio Regeni. Come noto, nel 2016, è stato rinvenuto, vicino al Cairo, il corpo del giovane ricercatore italiano, torturato e barbaramente ucciso. La partecipazione a manifestazioni politiche non autorizzate è punita severamente. Si raccomanda pertanto ai connazionali in viaggio nel Paese di non partecipare o comunque di non avvicinarsi ad eventuali proteste di piazza e, più in generale, di astenersi da dichiarazioni di carattere politico, anche tramite i social media. La legislazione locale è molto rigida nei confronti di attività reputate “sovversive” o ritenute, in qualche misura, tali da minacciare la stabilità dello Stato. Si tratta di reati che prevedono pene detentive molto severe ed il ricorso a periodi di carcerazione preventiva (fino a un massimo di due anni), in attesa del processo. Non si può escludere, inoltre, che, in caso di fermo di Polizia, le Autorità locali si riservino di verificare i contenuti di profili social, o di dispositivi mobili, con particolare riguardo a contenuti di carattere politico che possono configurare ipotesi di reato perseguibili con pene pesanti. Si raccomanda di non scattare foto, nemmeno con il cellulare, in situazioni di tensione sociale in prossimità di eventi o punti sensibili. In caso di fermo da parte della Polizia, va chiesto immediatamente di essere messi in contatto con l’Ambasciata italiana per ricevere la necessaria assistenza. Permane, inoltre, un generale rischio legato ad attività terroristiche, particolarmente nell'area del Sinai. Le zone di confine con Israele possono essere potenzialmente interessate dagli eventi in corso nel Paese.  In tutto il territorio nazionale si sono registrati casi di micro-criminalità quali borseggi, rapine e furti d’auto. Le Autorità egiziane hanno pertanto stabilito un sensibile aumento dei controlli, in particolare su persone e bagagli presso gli aeroporti. A seguito dell’incremento degli incidenti stradali, anche mortali, avvenuti in diverse località dell'Egitto, si invitano i connazionali a prestare particolare attenzione ai rischi derivanti dal traffico e dalla circolazione stradale del Paese. Il manto stradale dissestato, la presenza di cumuli di detriti non sempre visibili e il carente rispetto delle norme di circolazione rendono pericolosa la viabilità, sia sulle strade urbane che extraurbane. Qualora si decida di viaggiare in pullman o di affittare una macchina, si prega di accertarsi che le condizioni del veicolo siano adeguate al viaggio. In caso di escursioni organizzate, verificare con il proprio Tour Operator le credenziali dell'autista e dei mezzi di trasporto; per lunghi tragitti, si raccomanda di avere due conducenti che possano alternarsi alla guida. Si sconsigliano, in ogni caso, le escursioni organizzate da Operatori non autorizzati e l'utilizzo di taxi abusivi. Si sconsiglia, inoltre, di stipulare un'assicurazione senza franchigia, nel caso in cui si noleggi un qualsiasi mezzo di trasporto. Si raccomanda, infine, di evitare assolutamente di viaggiare in auto o in pullman di notte, viste l'abitudine dei conducenti locali di guidare a fari spenti, la scarsissima illuminazione delle strade e le cattive condizioni di molte strade.  

Rischio terrorismo
Il Paese è stato oggetto negli anni di diversi attentati terroristici, anche con numerose vittime, prevalentemente contro luoghi di culto (es. Cattedrale di San Marco ad Alessandria, Chiesa copto-ortodossa di Tanta, Cattedrale Copta del Cairo, Moschea Al-Rawdah a Bir Al-Abed, attacco a un autobus di pellegrini copti nella regione di Minya), obiettivi istituzionali e forze di sicurezza.  Alcuni attacchi sono stati condotti negli anni passati anche nell’area della Capitale (autobomba nel centro del Cairo; assalto ad un bus turistico nei pressi delle Piramidi di Giza; attentato suicida nel quartiere di Al-Gamaliya non distante dalla Moschea di Al Azhar e dal mercato di Khan El Khalili).   Alla luce di quanto sopra, si raccomanda di evitare i viaggi non indispensabili in Egitto in località diverse dal Cairo e da Alessandria, dalla costa del Mar Rosso, dalle aree turistiche dell'Alto Egitto e da quelle del Mar Mediterraneo, ove mantenere comunque elevata la soglia di attenzione in quanto, seppur sottoposte a controllo da parte della Autorità di Sicurezza, non possono essere considerate immuni da possibili minacce. In particolare, sono sconsigliati i viaggi nel Sinai, con l'eccezione dei villaggi turistici situati a Sharm el-Sheikh e le escursioni al Monastero di Santa Caterina, purché avvengano nello scrupoloso rispetto delle disposizioni delle Autorità di sicurezza locali.    

Rischi ambientali e calamita' naturali
Il grado di inquinamento atmosferico nella capitale può superare in alcuni periodi di cento volte il livello massimo stabilito dall'Organizzazione Mondiale della Sanità. Tale fenomeno si aggrava in assenza di vento e si verifica in particolare nel periodo autunnale, creando problemi alle persone affette da difficoltà respiratorie specialmente ai bambini e agli anziani. Tuttavia, i livelli di inquinamento atmosferico sono più contenuti in alcune località turistiche, quali Sharm el'Sheikh, Hurgada e Luxor. Si consiglia di prestare la massima attenzione alla possibile presenza di scorpioni nelle aree prevalentemente desertiche del Paese, in particolare a seguito di precipitazioni.

Aree di particolare cautela
A seguito di tragici eventi che hanno coinvolto sia le forze di sicurezza egiziane sia cittadini di altri Paesi in visita presso aree desertiche, si sconsigliano vivamente escursioni nel deserto, tanto piu' che in ampie zone non e' assicurata la copertura GPS e non possono quindi essere effettuate operazioni di soccorso in tempi rapidi. La situazione è molto tesa nella penisola del Sinai, con particolare riferimento alla regione al confine con la Striscia di Gaza, teatro di recenti e frequenti attacchi terroristici contro postazioni delle Forze di Sicurezza egiziane e contro luoghi di culto da parte di ben organizzate cellule jihadiste attive in quell’area da tempo.  Il 9 febbraio 2018 ha avuto inizio l’operazione anti-terrorismo su larga scala “Sinai 2018”, tuttora in corso, concentrata sul Sinai centro-settentrionale ma estesa anche al Delta del Nilo, al Deserto Occidentale e alle acque territoriali egiziane.  Altro fattore di rischio nella Penisola del Sinai è legato alla presenza di tribù beduine che si sono in passato rese responsabili di atti di intimidazione e di violenza anche nei confronti di turisti. Tenuto conto, pertanto, dei rischi connessi alla presenza in determinate zone o agli spostamenti tra le varie località della penisola, si sconsigliano i viaggi nel Sinai, con l'eccezione dei "resorts" turistici di Sharm el Sheikh e le escursioni al Monastero di Santa Caterina, purché avvengano nello scrupoloso rispetto delle disposizioni delle Autorità di sicurezza locali.Da evitare inoltre l’area in prossimità del confine con la Libia, in ragione degli sviluppi che stanno interessando quel Paese, e con il Sudan.Nel retroterra della costa del Mar Rosso e nella zona compresa tra le città di Alessandria e di Marsa Matruh sul Mediterraneo, esiste il pericolo di mine inesplose risalenti alla Seconda Guerra Mondiale. Si consiglia pertanto di non abbandonare le strade principali e gli itinerari generalmente seguiti dai turisti.

Avvertenze
Si consiglia ai connazionali di: - registrare i dati del proprio viaggio su DOVESIAMONELMONDO; - evitare assembramenti ed esercitare prudenza anche a seguito delle manifestazioni verificatesi il 20 settembre 2019 nelle principali città del Paese, a seguito delle quali  sono state rafforzate le misure di sicurezza attraverso una presenza capillare di uomini e mezzi; - evitare di fotografare dispositivi militari e delle forze di polizia o altre installazioni di sicurezza sia fisse che mobili, in quanto vige un divieto tassativo; - ove si decidesse di intraprendere un viaggio turistico in Egitto, affidarsi a tour operator professionali e agenzie di viaggio che diano garanzia di serietà e di esperienza,  evitando di uscire dagli itinerari turistici consigliati; - Evitare assolutamente gli assembramenti, soprattutto se in presenza di manifestazioni politiche. Si fa presente che il 20 settembre 2019 si sono verificati disordini nei pressi di Piazza Tahrir, al Cairo, e nelle zone adiacenti, che hanno visto la partecipazione di alcune centinaia di dimostranti e l'uso di lacrimogeni da parte delle forze di polizia. Altri incidenti si sono registati nella citta' di Alessandria, Damietta, Mansoura, Mahalla e Suez. Non si esclude la possibilità di nuovi scontri e manifestazioni. - mantenere un comportamento, anche nell'abbigliamento, consono agli usi locali, che non risulti provocatorio e che sia rispettoso della cultura e della religione musulmana (è bene evitare capi di abbigliamento succinti o che richiamino, direttamente o indirettamente nei colori e nella fattura, lo Stato d'Israele o gli USA). Sebbene l'omosessualita' non sia esplicitamente criminalizzata dalla legislazione egiziana, si segnala che si sono recentemente registrati numerosi casi di connazionali fermati o arrestati e, successivamente, espulsi per "comportamenti immorali". In taluni casi sono anche stati imposti test dell'HIV. - osservare la massima prudenza nei luoghi pubblici, come le stazioni ferroviarie e dei bus, la metropolitana, i mercati e i musei , nonche' nei principali  siti religiosi, edifici governativi, stazioni di polizia e installazioni militari, e nei tratti stradali che collegano gli aeroporti alle località turistiche; - mantenere un adeguato livello di vigilanza durante tutto il periodo del Ramadan, e di altre festività e ricorrenze religiose, anche cristiane in particolare, in occasione dell'anniversario della rivoluzione che ricorre il 25 gennaio di ogni anno, sono possibili tensioni e manifestazioni nel Paese. In tali casi, si raccomanda di limitare gli spostamenti e di evitare gli assembramenti; - custodire il passaporto (o la carta d’identità) e biglietto aereo di ritorno in un luogo sicuro e spostarsi con una fotocopia del proprio documento; - evitare assolutamente di viaggiare in auto o in pullman di notte, viste le condizioni del traffico e la disordinata situazione della circolazione stradale e l'abitudine dei conducenti locali di guidare a fari spenti; - accertare, qualora si viaggi in pullman, che le condizioni del veicolo siano adeguate al viaggio e verificare con il proprio tour operator le credenziali dell'autista e dei mezzi di trasporto; per lunghi tragitti avere due conducenti che si possano alternare alla guida. Si sconsigliano, in ogni caso, le escursioni organizzate da operatori non autorizzati e l'utilizzo di taxi abusivi; -   non fotografare o filmare qualsivoglia installazione militare, di polizia o simili, sia fisse che mobili, è tassativamente vietato e gli agenti di sicurezza procedono senza esitazione al fermo e al sequestro di tutto il materiale video o fotografico, che spesso non viene restituito ai legittimi proprietari; - evitare assolutamente di introdurre nel Paese droni, anche a scopi profesisonali, se non in possesso dell'apposita autorizzazione delle Autorita' egiziane.  Il mancato rispetto di tale divieto puo' causare l'arresto, anche per diversi giorni, e il sequestro dell'apparecchiatura. - prestare particolare attenzione sulla necessita' di avere una buona condizione fisica generale qualora si decisse di praticare attivita' sportive. Le elevate temperature possono avere effetti debilitanti, anche gravi, su organismi non allenati o particolarmente sensibili alle escursioni termiche. Si consiglia quindi di rispettare quindi scrupolosamente tutte le norme di prudenza ed affidarsi ad istruttori preparati, in particolare per le attività subacquee.   

Dati Paese
Capitale: Il CairoPopolazione: circa 100 milioniSuperficie: 1.001.449 Km2Fuso orario: + 1 ora rispetto all’Italia (tranne nei mesi in cui è in vigore l’ora legale)Lingua: arabo. La lingua veicolare più diffusa è l'inglese, seguita dal francese. L'italiano è molto parlato nella zona di Sharm-el-Sheikh.Religione: islamica sunnita (giorno festivo venerdì) con una minoranza cristiana copta dal 10 al 15%.Moneta: Lira egiziana (Egyptian Pound)Prefisso dall'Italia 0020Prefisso per l'Italia 0039Telefonia: diffusa e ben funzionante la telefonia mobile, affidata a privati (Vodafone, Orange e Etisalat). L’introduzione in Egitto di un cellulare per uso personale non è soggetta ad alcuna formalità. In genere i cellulari italiani ricevono regolarmente in Egitto, ma è bene verificare prima della partenza con il proprio gestore.Clima: caldo secco, con inverno mite. Durante l’estate, le temperature massime in media sono pari a 36 gradi, mentre le minime sono pari a 22 gradi. Il mese più caldo è luglio, con temperature massime superiori anche a 40 gradi. In inverno, le temperature massime in media sono pari a 19 gradi, mentre le minime sono pari a 10 gradi. Il mese più freddo è gennaio, con temperature comprese tra 8 e 18 gradi.

Documentazione necessaria all'ingresso nel Paese

A proposito di...

Alexandria

Alessandria d'Egitto (arabo: الأسكندرية , al-Iskandariyya; greco: Ἀλεξάνδρεια; latino: Alexandrea ad Aegyptum) una delle pi popolose citt dell'Egitto, capoluogo del governatorato omonimo. Si trova sulla costa del Mediterraneo, ed il principale porto egiziano e la seconda citt pi estesa del paese. Si trova a 208 km a nord-ovest del Cairo, a ovest del delta del Nilo, il cui braccio canopico, ora asciutto, si trova a 19 km dalla citt. Alessandria d'Egitto fu la prima delle citt omonime fondate da Alessandro Magno, che ne pose le fondazioni tra il 332 e il 331 a.C. Gi sede di un'antica e mitica Biblioteca - andata distrutta in un incendio durante l'antichit - ospita dal 2002 la Bibliotheca Alexandrina. La citt sede dell'antico Patriarcato di Alessandria. La citt fu fondata tra la palude Mareotide (Maryut) e il Mar Mediterraneo, davanti all'isoletta di Faro, a cui era collegata per mezzo dell'Eptastadio, una sorta di grandiosa diga lunga circa 1200 m che serviva anche da acquedotto e che permise inoltre la creazione di due distinti porti. La diga e il piano di fondazione della citt sono attribuiti all'architetto Dinocrate di Rodi. Arriano narra di come Alessandro Magno tracciasse al suolo la pianta della citt servendosi - in mancanza di altro - di grano. L'episodio venne interpretato come segno di un futuro di ricchezza e allude al ruolo della citt nell'esportazione del grano egiziano. Alessandria doveva sostituire la precedente fondazione greca sul Delta, Naucrati, avvenuta per concessione del faraone Amasis. Naucrati era situata a circa 70 km nell'interno e non ebbe mai grande importanza al di fuori del suo ruolo commerciale. Alessandro volle invece che la sua citt fosse fondata sulla costa, malgrado la cattiva qualit del terreno in questa zona e l'approdo non facile. Le fonti antiche testimoniano che sarebbe stata costruita sul sito della pi antica Rakhotis e di altri cinque villaggi. Su Rakhotis manca tuttavia una documentazione esauriente. L'ipotesi che si trattasse anche in questo caso di un semplice villaggio di pescatori, oppure che il nome, traducibile con "l'edificio" si riferisca a una costruzione greca preesistente o a un posto di guardia. Un'altra ipotesi che il termine vada inteso invece come "il cantiere" e che costituisse il nome dato dagli Egiziani alla citt di Alessandria nel momento in cui era in corso la sua costruzione. La Storia di Alessandria copre a grandi linee cinque periodi: Regno tolemaico, dalla fondazione all'arrivo dei romani (blu) Era romana, dall'80 a.C. all'arrivo degli arabi (verde) La citt araba dal 641 alla conquista ottomana nel 1517 (giallo) Ottomana fino all'arrivo di Napoleone nel 1798 (grigio) La citt moderna (rosso) Dopo la morte di Alessandro a Babilonia nel 323 a.C., il suo corpo venne trasportato e seppellito nella citt dal suo generale Tolomeo. Durante la lunghissima spedizione in Oriente i lavori erano stati proseguiti per opera di Cleomene. Capitale del regno tolemaico ed erede dei traffici commerciali della fenicia Tiro, che era stata distrutta da Alessandro durante la lotta contro l'impero persiano, divenne rapidamente una delle citt pi importanti del mondo ellenistico e pi tardi una delle principali metropoli dell'antichit, seconda solo a Roma per grandezza e ricchezza. Il suo statuto era quello delle libere citt greche e mantenne la sua assemblea cittadina sino alla conquista romana. L'autonomia le fu pi tardi restituita sotto Settimio Severo. Per tutta l'antichit rimase un prestigioso centro culturale, dando vita alla stagione dell'alessandrinismo, grazie alle istituzioni del "Mouseion" e della celebre Biblioteca di Alessandria. Ospitava inoltre una numerosa comunit ebraica: fu qui che la Bibbia venne tradotta in greco nella versione conosciuta come dei "Septuaginta". Per tutta l'epoca ellenistica la popolazione rest suddivisa etnicamente tra Greco-macedoni, Ebrei, ed Egiziani, con leggi e costumi differenziati. Questa divisione provoc per tutta la sua storia torbidi e disordini, iniziati gi durante il regno di Tolomeo IV Filopatore (221-204 a.C.). Cesare vi soggiorn ospite della regina Cleopatra e dopo di lui Marco Antonio. Antonio e Cleopatra furono sconfitti da Ottaviano nella battaglia di Azio del 31 a.C., in seguito alla quale l'Egitto venne annesso a Roma, come provincia imperiale, governata ossia direttamente da incaricati dell'imperatore invece che del Senato. Questo pi stretto controllo derivava probabilmente dalla grande importanza della nuova provincia nell'approvvigionamento di grano a Roma. La citt divenne pertanto sede del praefectus Alexandreae et Aegypti, titolo che risente della soppressione della Bul cittadina voluta da Ottaviano. In quest'epoca la citt doveva raggiungere una popolazione di 300.000 abitanti liberi, a cui dovevano aggiungersi gli schiavi. Era la seconda citt per numero d'abitanti dopo Roma. Con la diffusione del Cristianesimo divenne centro dottrinario di primaria importanza: fu qui che Atanasio condusse la sua lotta contro l'eresia ariana, istituendo quindi il Patriarcato di Alessandria, che ebbe grande peso nelle vicende dottrinarie dei successivi due secoli. Il declino dell'impero romano e dunque dei commerci che arricchivano la citt, sembra aver causato un generale impoverimento e la diminuzione della popolazione, con l'abbandono di alcuni quartieri alla rovina di alcuni complessi monumentali, alcuni dei quali erano stati volontariamente distrutti nelle lotte dei cristiani contro i pagani, in particolare in occasione del decreto teodosiano del 391 ad opera del vescovo Teofilo. Nel 616 fu conquistata all'Impero bizantino da Cosroe II, re dei Persiani e nel 640 dagli Arabi, guidati da Amr ibn al-Ās dopo un assedio durato 14 mesi. La fondazione del Cairo nel 969 nell'area su cui sorgeva da circa tre secoli la capitale musulmana di Fustāt fece rapidamente declinare l'importanza di Alessandria. La scoperta nel 1498 della rotta verso oriente, doppiando il Capo di Buona Speranza, fin di rovinarne i commerci. Rimase tuttavia con Damietta uno dei principali porti egiziani durante il periodo mamelucco e ottomano. Nel 1798 durante la spedizione di Napoleone I in Egitto, la citt fu presa dai francesi e nel 1801 dai britannici che sconfissero i francesi nella battaglia di Alessandria, presso le rovine di Nicopolis. Durante l'anarchia dell'ultimo periodo ottomano Alessandria si era ridotta ad una cittadina di circa 4.000 abitanti. Il khediv Mehmet Ali ne favor la rinascita facendone la sua residenza e intraprendendo una serie di lavori pubblici: fu scavato un nuovo canale di comunicazione con il Nilo, il Canale Mahmūdiyya, terminato nel 1820 e fu nuovamente utilizzato il porto occidentale, permettendo la crescita dell'insediamento sull'isola di Faro e nel distretto dell'Eptastadio. Palazzo del Khediv, fine XIX secoloCome residenza dei consoli stranieri acquis presto un carattere europeo e attrasse anche greci, ebrei e siriani. Fu minacciata dal mare nel 1827 dai greci e nel 1828 da una coalizione di inglesi, francesi e russi. Le fortificazioni furono rafforzate una prima volta nel 1841 e nel 1856 fu costruita una ferrovia che la collegava con il Cairo. L'arrivo di una flotta anglo-francese nel 1882 scaten una rivolta e il massacro di circa 400 europei. Contemporaneamente le difese furono nuovamente rafforzate per ordine di Orabi Pasha, ministro della guerra. L'ammiraglio britannico, sir Frederick Beauchamp Seymour, pi tardi Lord Alcester, lanci un ultimatum e alla scadenza di questo bombard i forti senza tuttavia sbarcare truppe. Poich ne seguirono altre rivolte e massacri finalmente i sudditi di S.M. britannica inviarono una spedizione militare e si impegnarono nell'occupazione dell'intero paese. Sotto il dominio britannico Alessandria si sviluppa come sede navale militare, a controllo del Canale di Suez. Durante la Seconda guerra mondiale e la Campagna nord-africana del 1940-1943 fu combattuta nelle vicinanze la decisiva battaglia di El-Alamein. Il colpo di Stato militare egiziano del 1952 vide il colonnello Nasser prendere il potere e il trattato anglo-egiziano del 1954 fiss i termini per il ritiro delle truppe britanniche.

L'impianto urbanistico, le mura, il porto
Le dimensioni della citt furono gi in partenza pi grandi della media delle citt antiche: secondo alcuni autori la cinta muraria avrebbe avuto un perimetro di 15 km. Le mura furono modificate gi in epoca romana e una seconda cinta pi ristretta fu costruita nell'XI secolo dal sultano Ahmad ibn Tūlūn, riutilizzando diversi blocchi di quella pi antica. Due strade principali bordate da portici colonnati, di cui si riferisce una larghezza di circa 60 m, si incrociavano ad angolo retto nel centro cittadino, vicino al punto dove sorgeva il "Soma", il mausoleo di Alessandro e presso l'odierna moschea di Nabī Dānyāl (Nebi Daniel, "profeta Daniele). La linea della via est-ovest, la via "Canopica" seguita oggi dal Boulevard de Rosette, dove sono state rinvenute tracce della pavimentazione e del canale vicino alla porta di Rosetta. Un resto consistente ne fu messo in luce nel 1899 da scavatori tedeschi all'esterno delle mura orientali, in un'area ben all'interno della citt antica. La diga dell'Eptastadio (il nome deriva dalla sua lunghezza di sette stadi, collegava l'isola di Faro alla terraferma, nel punto in cui oggi si apre la "Grande piazza" con la "Porta della Luna". Il molo, che divideva i due porti occidentale e orientale, oggi coperto dal moderno quartiere di Ras al-Tin, che occupa un istmo considerevolmente allargato. Il porto occidentale ("di Eunostos") era ampio, ma affiancato da scogliere situate sull'asse dell'isoletta di Faro, come ci racconta Strabone. Racchiudeva un porto pi interno artificiale, il Kibtos ("scatola rettangolare"). Oggi stato obliterato dall'allargamento per la realizzazione del porto moderno. Il porto orientale ("Gran Porto") era protetto dallo sperone di Lochias a Est e dalla punta dell'isola di Faro a Ovest. L'entrata nel porto era pericolosa per la ristrettezza dell'imbocco e numerose navi greco romane naufragate tra il IV secolo a.C. e il VII secolo d.C. sono state scoperte in questa zona. Al suo interno, l'isola di Antirodi delineava una piccola baia detta "porto reale".

Al Iskandariyah

Il governatorato di Alessandria (arabo: محافظة الأسكندرية , Muhāfazat al-Iskandariyya) è un governatorato dell'Egitto con capoluogo Alessandria d'Egitto. Si trova a nord-ovest della capitale Il Cairo. Oltre ad Alessandria, altro luogo di interesse nel territorio del governatorato è l'antica città di Abu Mena, situata circa 45 km a sud-est di Alessandria. Vi si trovano un complesso di monasteri e un luogo di pellegrinaggio cristiano. Nel 1979 il sito è stato inserito nell'elenco dei Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO.

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